Cara Giulia

Care donne maltrattate ed uccise,
Care donne che vi sentite sole e sopraffatte

Pubblicato da Antimo Glorioso il 14 marzo 2024

Cara Giulia,
Care donne maltrattate ed uccise,
Care donne che vi sentite sole e sopraffatte,

sono anni che ascoltiamo le notizie più tragiche che vi hanno riguardate ed inermi ascoltiamo, leggiamo, ci disperiamo, ci arrabbiamo, ma pochi si alzano sul serio per cambiare le cose. Siamo nel 2024 ed ascoltiamo ancora notizie raccapriccianti e vergognose. Siamo ancora la società patriarcale dove non si può o non si deve fare ciò perché si è donne, femmine. Qual è allora la vostra colpa? Avete per caso scelto di essere donne? Di sicuro non lo avete scelto, è stata la natura, tanto madre e tanto matrigna, ad aver scelto e regalato il vostro genere; quindi, dovreste pagare una scelta non vostra? Una scelta dovuta ad altri fattori? No! Non dovreste pagare per questa scelta e allora mi chiedo perché ancora ascolto queste notizie?! Per quale assurdo motivo oggi esistono ancora i “femminicidi”? Perché tante donne dovrebbero alzarsi al mattino e sentirsi inferiore ad un uomo? L’uomo, dove è migliore rispetto alla donna? Cosa ha fatto per sopraelevarsi rispetto alla donna? Ah sì, giusto! L’uomo è più forte, lo stavo dimenticando. Dimenticavo che sin da tempi delle caverne ha prevaricato usando la forza brutta, già quella che hanno tutti gli animali, fortuna che noi ci distinguiamo dagli animali perché non usiamo solo l’istinto ma fortunatamente usiamo la ragione! Allora c’è qualcosa che non mi torna: se siamo in grado di usare la ragione perché commettiamo crimini barbari al pari di un animale impaurito o conquistatore?! Ah sì, stavo tralasciando di nuovo un aspetto fondamentale: le conquiste! Dimenticavo che l’uomo vuole conquistare, ovunque arrivi mette dei segni sul terreno e dice: “Questo ora è il mio!”

Dunque, gli uomini sanno usare la forza da sempre e sono dei conquistatori e per questo voi dovreste pagare? No, mi sembra una follia.
Cara Giulia, care donne maltrattate ed uccise, care donne che vi sentite sole e sopraffatte, non vi chiedo scusa, non posso, sarei solo un’ipocrita, le scuse non servono se non mi adopero per far cambiare la situazione. Vi chiedo scusa, ma domani le scuse passeranno; vi chiedo scusa, ma voi avete già pagato un prezzo troppo alto o lo state ancora pagando. Cosa ve ne farete delle mie scuse se quando camminerete per strada un uomo vi importunerà con lo sguardo o con una parola? Cosa ve ne farete delle mie scuse se assunte in azienda avrete uno stipendio più basso del vostro collega? Cosa ve ne farete delle mie scuse se sarete considerate solo una macchina “sforna-figli”? Cosa ve ne farete se una di voi sarà di nuovo uccisa? Non ve ne farete proprio nulla, le mie scuse andranno solo perse nel vento…

Non è più il tempo delle scuse questo, c’è bisogno di stravolgere, di cambiare gli schemi e di smuovere gli animi.
Cara Giulia, care donne maltrattate ed uccise, care donne che vi sentite sole e sopraffatte, non avete nessuna colpa se non quella di essere nate in una società sbagliata e malata, marcia e scorretta… Lo so, quello che dico è il nulla in confronto al vostro dolore e alla vostra sofferenza, perdonatemi se non riesco ad esprimere con parole migliori tutto ciò.

Care donne tutte, non siete sole ed abbandonate, non dimenticatelo mai! Combattiamo insieme per ottenere il cambiamento!
Cara Giulia, care donne maltrattate ed uccise, care donne che vi sentite sole e sopraffatte, nessuno aveva il diritto di farvi ciò che avete subito, nessuno lo ha e nessuno lo avrà mai…

Dedicata a tutte le donne che hanno sofferto in solitudine, si sono sentite sopraffatte e senza speranze, inutili o impotenti, a tutte le donne che hanno perso la vita o che hanno riportato lesioni dovuti ad atti scellerati e violenti.

Antimo